Ci impegniamo a raccontare la storia di ogni nostro caffè, scavando a fondo, per conoscere al meglio l’intera filiera di produzione cercando sempre di stabilire un contatto diretto con il produttore. Questa fase di ricerca è molto importante perché ci permette di scoprire le caratteristiche principali e la bellezza che ogni caffè può rivelare. E’ anche un’occasione per dare voce a tutte le persone che partecipano alla produzione di questi caffè, valorizzando il loro impegno. Ed è un modo per raccontare storie che per noi sono importanti. E non ci stanchiamo mai di farlo. Perché questo non è un lavoro … Questo per noi è un divertimento!
Fabrizio Rinaldi, mastro torrefattore e fondatore
The Seven Elements, permacultura indigena dalla foresta pluviale peruviana
Ci siamo lasciati conquistare al primo assaggio da questo caffè, con le sue note dolci e agrumate, dal gusto pieno di cioccolato, miele e frutta, e ci siamo lasciati catturare dalla sua storia e dal coraggio di una comunità indigena che nel mezzo della foresta pluviale peruviana produce questo eccezionale caffè, secondo i principi della permacultura.
Perù Mayar
Ci siamo lasciati conquistare al primo assaggio da questo caffè, con le sue note dolci e agrumate, dal gusto pieno di cioccolato, miele e frutta, e ci siamo lasciati catturare dalla sua storia e dal coraggio di una comunità indigena che nel mezzo della foresta pluviale peruviana produce questo eccezionale caffè, secondo i principi della permacultura.
Ma una storia così bella ha bisogno di essere raccontata nei dettagli e quindi mettetevi comodi, sorseggiate un caffè ed immergetevi in questa lettura, magari nel sottofondo di un acquazzone estivo, incessante, immaginando di trovarvi nel cuore della foresta amazzonica.
Coltiviamo ed esportiamo Specialty Coffee prodotto in Perù dalle comunità indigene Yanesha della riserva della biosfera Oxapampa-Ashaninka secondo i principi della permacultura.
Così si presenta The Seven Elements, il nuovo progetto di 7Elements Perù, l’ONG nata nella regione di Oxapampa, attiva da molto tempo sul territorio per supportare la popolazione locale con progetti sociali e di formazione che insegnano a coltivare i terreni secondo le tecniche della permacultura. Loro non sono traders tradizionali o importatori di caffè che comprano in più aree di produzione, ma hanno scelto di distinguersi e di focalizzarsi su una specifica regione e su un unico gruppo di produttori. Lavorano sul campo insieme a loro, sia come partner che come formatori, perché credono nel rispetto dei diritti dei lavoratori e sono contrari a qualsiasi forma di sfruttamento. Seguono di persona il controllo della qualità della produzione e si impegnano ad informarsi dettagliatamente sul tipo di varietà, sul luogo di coltivazione e anche sul nome e la storia del contadino che lo ha prodotto. Lo fanno per trasparenza e perché vogliono che chi preferisca i loro caffè si senta parte della loro storia, dei loro valori e del loro progetto. Vogliono dare un nuovo significato al concetto di qualità usato nell’industria del caffè e creare un modo più equo di intendere lo sviluppo: distribuire valore attraverso il commercio del caffè. Per loro il caffè è lo strumento con cui raggiungere obiettivi di human security come: ridistribuzione della ricchezza, rigenerazione della biodiversità e mitigazione dei cambiamenti climatici. I loro valori coincidono con le linee guida della permacultura: cura della terra, cura del popolo, equa condivisione.
The Seven Eelements produce solo caffè sostenibile di alta qualità, prodotto in una riserva della biosfera e coltivato secondo i criteri della permacultura, senza uso di pesticidi e fertilizzanti. Le caratteristiche del microclima e del suolo della Riserva della Biosfera Oxapampa-Ashaninka-Yanesha sono tra le migliori al mondo per la coltivazione di un caffè che ha caratteristiche peculiari eccellenti.
Seguono e gestiscono ogni fase della produzione e distribuzione dei loro caffè: dalla semina, passando per la coltivazione e la trasformazione, fino alla consegna. I loro standard per l’effettiva acquisizione del caffè sono molto elevati. Dopo aver verificato il corretto protocollo della produzione ed il perfetto stato di essiccazione dei chicchi, si procede alle analisi fisico-sensoriali e quindi all’esclusiva importazione di quei lotti che secondo i criteri della SCA (Specialty Coffee Association) vengono classificati come Specialty Coffee.
Ma cosa significa fare permacultura?
Fare permacultura vuol dire partire da un’attenta analisi delle condizioni ecologiche, territoriali, umane e culturali di un dato territorio. Questa fase preliminare serve per progettare un sistema produttivo e sociale nel quale verranno poi applicate tecniche quali: agricoltura sinergica, agricoltura sintropica, agroecologia, economia circolare, sociocrazia e tutti quegli altri strumenti alternativi al paradigma consumistico capitalista, utili al raggiungimento di un vero benessere. Promuovendo una decrescita felice, la permacultura mira a riequilibrare il rapporto tra uomo e pianeta, assicurando alla popolazione umana un futuro resiliente
Questa è la loro storia ed il loro progetto. Noi lo abbiamo ascoltato con attenzione e abbiamo deciso di premiarne il coraggio e la determinazione, selezionando un caffè proveniente dalla loro comunità. Nello specifico, abbiamo scelto il Perù Mayar, coltivato ad un altitudine di 1900m nella regione di Pasco e prodotto interamente a Tsachopen dalla comunità indigena Yanesha. E’ un caffè lavato ed è composto da diversi cultivar: Catimor, Caturra, Gran Colombia, Costa Rica 95 e Typica
Questo caffè racchiude l’essenza del popolo Yanesha. Forte, vero, intenso e ricco di sfumature come le persone che lo hanno coltivato e prodotto.
Il Mayar rappresenta l’origine dell’avventura di The seven Eelements e dei loro progetti di permacultura con la comunità indigena Yanesha di Tsachopen. È stato infatti il primo lotto che hanno importato in Europa e l’apprezzamento che hanno ricevuto è stata la prova di un’eccellenza rara.
Noi crediamo e speriamo che questa sia solo l’inizio di una bella e proficua collaborazione con un popolo indigeno di coltivatori e con un gruppo di persone che in loro ha creduto ed investito